Sabato 20 settembre e sabato 4 ottobre un’occasione speciale per esplorare due luoghi simbolici del Parco Regionale Spina Verde – la suggestiva Cava di Camerlata e l’imponente Castel Baradello – attraverso un’esperienza che unisce natura, inclusione e sostenibilità.
EVENTO GRATUITO, realizzato con il contributo di Area Parchi Lombardia e Regione Lombardia.
Ben-Essere in Natura 2025
Due visite guidate circondati dal "Parco Regionale Spina Verde", alla scoperta di due significativi siti, ricchi di storia e bellezza.
Il punto di partenza è sempre Piazza Camerlata, alla periferia della città, per sottolineare l’importanza di muoversi in modo sostenibile, valorizzando la mobilità dolce e i collegamenti tra città e parco.
A rendere ancora più significativo questo percorso sono il coinvolgimento e la collaborazione con due realtà fondamentali del territorio comasco che parteciperanno: Cooperativa Sociale Sociolario, attiva nel campo della disabilità, e Comunità Ozanam, impegnata nell’accoglienza delle persone senza fissa dimora.
Un’iniziativa che va oltre l’escursionismo, trasformandosi in un momento di integrazione, consapevolezza e condivisione, dove la scoperta del territorio si intreccia con la scoperta dell’altro.
La Vecchia cava, il "Cuore inaccessibile della Spina Verde", un luogo affascinante e misterioso, nascosto dietro una parete rocciosa. Una cava di arenaria da dove per millenni si è estratto il materiale prezioso che i comaschi di tutte le epoche hanno utilizzato per i loro più importanti monumenti.
Il Castel Baradello, simbolo della città costruito dall’Imperatore Federico Barbarossa, dalla cui torre si gode un panorama mozzafiato sulla Città e il primo bacino del Lago: quando raggiungi il punto più alto ti sembra di volare sospeso tra l'incredibile paesaggio.
Immerso in uno scenario naturale spettacolare, il Castello ha una storia secolare, su di lui si narrano famose leggende ed è stato testimone di eventi fitti di mistero.
Dal 13 settembre al 31 ottobre nella torre del Castello è allestita l'esposizione temporanea "Autobiografie di luoghi".